Contesto Arte è uno spazio creativo nato dall’incontro tra generazioni di artisti, dove la scultura, la pittura e la ceramica dialogano con la scrittura e la ricerca personale.
Un atelier e una galleria insieme, aperti alla sperimentazione e alla condivisione, dove le opere di Marta Vezzoli e Angela Lancini trovano casa, creando un percorso fatto di materia, memoria ed emozione.
Contesto Arte è uno spazio creativo nato dall’incontro tra generazioni di artisti, dove la scultura, la pittura e la ceramica dialogano con la scrittura e la ricerca personale.
Un atelier e una galleria insieme, aperti alla sperimentazione e alla condivisione, dove le opere di Marta Vezzoli e Angela Lancini trovano casa, creando un percorso fatto di materia, memoria ed emozione.
Contesto Arte è uno spazio creativo nato dall’incontro tra generazioni di artisti, dove la scultura, la pittura e la ceramica dialogano con la scrittura e la ricerca personale.
Un atelier e una galleria insieme, aperti alla sperimentazione e alla condivisione, dove le opere di Marta Vezzoli e Angela Lancini trovano casa, creando un percorso fatto di materia, memoria ed emozione.
Nata a Chiari (BS) nel 1976, Marta Vezzoli frequenta il Liceo Artistico Statale di Bergamo come allieva in Figura Disegnata del Professor Umberto Tibaldi che, per primo, la avvicina al mondo della scultura. Continua quindi la sua ricerca con il prof. Paolo Gallerani, diplomandosi in Scultura col massimo dei voti e menzione di pubblicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1999.
Nel 2005 si diploma come arte terapeuta presso la scuola triennale di arte terapia Risvegli (oggi Lyceum-Vitt3) di Milano.
Ha partecipato a numerose mostre personali, collettive ed esposizioni internazionali, in Italia e all’estero. Fra le varie mostre personali, le più importanti: a Napoli e a Brescia nel 2010, a Parigi nel 2011, a Pavia nel 2012, 2022 e 2024, a Milano nel 2013, a Roma nel 2014, a Leipzig (Germania) nel 2015, a Tavernole sul Mella nel 2017, a Iseo nel 2025.
Compare in diversi cataloghi d’arte e nel volume “La via italiana all’informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze”, a cura di Virgilio Patarini, Giorgio Mondadori Editore, 2013.
La ricerca artistica di Marta Vezzoli si è sviluppata a partire dallo studio di architetture antiche e moderne, con particolare attenzione alle fabbriche dismesse, di cui ha osservato soprattutto strutture, linee e ingranaggi — paragonabili a enormi sculture — che gradualmente vengono riconquistate dalla forza e dalla caparbietà della natura.
Questa tematica è sempre presente nelle opere dell’artista, che nel tempo si è fatta maggiormente intimistica e poetica: terreno di indagine sulle relazioni tra l’individuo e ciò che lo circonda, sul senso dell’identità, sul tempo che, con il suo implacabile procedere, modifica e agisce.
Le sculture in ferro — disegni tridimensionali che dialogano con lo spazio attraverso ombre proiettate e la possibilità di assumere ogni volta nuove forme e prospettive — divengono la metafora di una riflessione sul senso del tempo e dell’esistenza.
Nei lavori pittorici e nelle installazioni rivive dapprima la poetica dell’archeologia industriale, fino ad approdare, nelle opere più recenti, a riflessioni più intime: spazi ricercati, trovati, occupati. Incontri, relazioni, legami. Elementi in contrasto che necessariamente cercano e trovano possibilità di armonia: alternanza di pieni e vuoti, di trasparenze e di ombre riflesse.
Negli ultimi anni è diventato sempre più centrale l’atto del cucire le tele quale linguaggio pittorico e concettuale: cucire come possibilità di recuperare un gesto quotidiano, antico, concreto — per tenere insieme, aggiustare, dare forma.
Angela Lancini diventa artista e scrittrice dopo la vita lavorativa, frequentando il corso di ceramica del CACP.
Nel 2019 apre con la figlia Marta Vezzoli l’atelier, dove realizza opere in terracotta di varia natura: vasellame, figure femminili, paesaggi, animali.
Ha tenuto mostre personali ad Assago (MI), Chiari (BS) e Palazzolo S/O (frazione San Pancrazio).
Nel 2021, con un racconto pubblicato, partecipa al concorso letterario Scrivere è libertà. Sempre nel 2021, a Pesaro, è finalista nella sezione narrativa della XXI edizione di La donna si racconta.
Nel 2024 pubblica il libro “Ricette strada facendo”.
Nel suo studio progetta e realizza, a “colombino” o a “lastra”, piccole opere in terracotta.
Spazio Contesto Arte
Aperto tutti i giorni in orari variabili.
È consigliabile prendere appuntamento al 393 8083383.
MARTA VEZZOLI
Diverse opere sono visitabili anche presso la Home Gallery Vezzoli-Lancini, Palazzolo sull’Oglio, via Brindisi 18 (frazione San Pancrazio), visitabile su appuntamento (tel. 393 8083383).
ANGELA LANCINI
Nata a Chiari (BS) nel 1976, Marta Vezzoli frequenta il Liceo Artistico Statale di Bergamo come allieva in Figura Disegnata del Professor Umberto Tibaldi che, per primo, la avvicina al mondo della scultura. Continua quindi la sua ricerca con il prof. Paolo Gallerani, diplomandosi in Scultura col massimo dei voti e menzione di pubblicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1999.
Nel 2005 si diploma come arte terapeuta presso la scuola triennale di arte terapia Risvegli (oggi Lyceum-Vitt3) di Milano.
Ha partecipato a numerose mostre personali, collettive ed esposizioni internazionali, in Italia e all’estero. Fra le varie mostre personali, le più importanti: a Napoli e a Brescia nel 2010, a Parigi nel 2011, a Pavia nel 2012, 2022 e 2024, a Milano nel 2013, a Roma nel 2014, a Leipzig (Germania) nel 2015, a Tavernole sul Mella nel 2017, a Iseo nel 2025.
Compare in diversi cataloghi d’arte e nel volume “La via italiana all’informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze”, a cura di Virgilio Patarini, Giorgio Mondadori Editore, 2013.
La ricerca artistica di Marta Vezzoli si è sviluppata a partire dallo studio di architetture antiche e moderne, con particolare attenzione alle fabbriche dismesse, di cui ha osservato soprattutto strutture, linee e ingranaggi — paragonabili a enormi sculture — che gradualmente vengono riconquistate dalla forza e dalla caparbietà della natura.
Questa tematica è sempre presente nelle opere dell’artista, che nel tempo si è fatta maggiormente intimistica e poetica: terreno di indagine sulle relazioni tra l’individuo e ciò che lo circonda, sul senso dell’identità, sul tempo che, con il suo implacabile procedere, modifica e agisce.
Le sculture in ferro — disegni tridimensionali che dialogano con lo spazio attraverso ombre proiettate e la possibilità di assumere ogni volta nuove forme e prospettive — divengono la metafora di una riflessione sul senso del tempo e dell’esistenza.
Nei lavori pittorici e nelle installazioni rivive dapprima la poetica dell’archeologia industriale, fino ad approdare, nelle opere più recenti, a riflessioni più intime: spazi ricercati, trovati, occupati. Incontri, relazioni, legami. Elementi in contrasto che necessariamente cercano e trovano possibilità di armonia: alternanza di pieni e vuoti, di trasparenze e di ombre riflesse.
Negli ultimi anni è diventato sempre più centrale l’atto del cucire le tele quale linguaggio pittorico e concettuale: cucire come possibilità di recuperare un gesto quotidiano, antico, concreto — per tenere insieme, aggiustare, dare forma.
Angela Lancini diventa artista e scrittrice dopo la vita lavorativa, frequentando il corso di ceramica del CACP.
Nel 2019 apre con la figlia Marta Vezzoli l’atelier, dove realizza opere in terracotta di varia natura: vasellame, figure femminili, paesaggi, animali.
Ha tenuto mostre personali ad Assago (MI), Chiari (BS) e Palazzolo S/O (frazione San Pancrazio).
Nel 2021, con un racconto pubblicato, partecipa al concorso letterario Scrivere è libertà. Sempre nel 2021, a Pesaro, è finalista nella sezione narrativa della XXI edizione di La donna si racconta.
Nel 2024 pubblica il libro “Ricette strada facendo”.
Nel suo studio progetta e realizza, a “colombino” o a “lastra”, piccole opere in terracotta.
Spazio Contesto Arte
Aperto tutti i giorni in orari variabili.
È consigliabile prendere appuntamento al 393 8083383.
MARTA VEZZOLI
Diverse opere sono visitabili anche presso la Home Gallery Vezzoli-Lancini, Palazzolo sull’Oglio, via Brindisi 18 (frazione San Pancrazio), visitabile su appuntamento (tel. 393 8083383).
ANGELA LANCINI
Nata a Chiari (BS) nel 1976, Marta Vezzoli frequenta il Liceo Artistico Statale di Bergamo come allieva in Figura Disegnata del Professor Umberto Tibaldi che, per primo, la avvicina al mondo della scultura. Continua quindi la sua ricerca con il prof. Paolo Gallerani, diplomandosi in Scultura col massimo dei voti e menzione di pubblicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1999.
Nel 2005 si diploma come arte terapeuta presso la scuola triennale di arte terapia Risvegli (oggi Lyceum-Vitt3) di Milano.
Ha partecipato a numerose mostre personali, collettive ed esposizioni internazionali, in Italia e all’estero. Fra le varie mostre personali, le più importanti: a Napoli e a Brescia nel 2010, a Parigi nel 2011, a Pavia nel 2012, 2022 e 2024, a Milano nel 2013, a Roma nel 2014, a Leipzig (Germania) nel 2015, a Tavernole sul Mella nel 2017, a Iseo nel 2025.
Compare in diversi cataloghi d’arte e nel volume “La via italiana all’informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze”, a cura di Virgilio Patarini, Giorgio Mondadori Editore, 2013.
La ricerca artistica di Marta Vezzoli si è sviluppata a partire dallo studio di architetture antiche e moderne, con particolare attenzione alle fabbriche dismesse, di cui ha osservato soprattutto strutture, linee e ingranaggi — paragonabili a enormi sculture — che gradualmente vengono riconquistate dalla forza e dalla caparbietà della natura.
Questa tematica è sempre presente nelle opere dell’artista, che nel tempo si è fatta maggiormente intimistica e poetica: terreno di indagine sulle relazioni tra l’individuo e ciò che lo circonda, sul senso dell’identità, sul tempo che, con il suo implacabile procedere, modifica e agisce.
Le sculture in ferro — disegni tridimensionali che dialogano con lo spazio attraverso ombre proiettate e la possibilità di assumere ogni volta nuove forme e prospettive — divengono la metafora di una riflessione sul senso del tempo e dell’esistenza.
Nei lavori pittorici e nelle installazioni rivive dapprima la poetica dell’archeologia industriale, fino ad approdare, nelle opere più recenti, a riflessioni più intime: spazi ricercati, trovati, occupati. Incontri, relazioni, legami. Elementi in contrasto che necessariamente cercano e trovano possibilità di armonia: alternanza di pieni e vuoti, di trasparenze e di ombre riflesse.
Negli ultimi anni è diventato sempre più centrale l’atto del cucire le tele quale linguaggio pittorico e concettuale: cucire come possibilità di recuperare un gesto quotidiano, antico, concreto — per tenere insieme, aggiustare, dare forma.
Angela Lancini diventa artista e scrittrice dopo la vita lavorativa, frequentando il corso di ceramica del CACP.
Nel 2019 apre con la figlia Marta Vezzoli l’atelier, dove realizza opere in terracotta di varia natura: vasellame, figure femminili, paesaggi, animali.
Ha tenuto mostre personali ad Assago (MI), Chiari (BS) e Palazzolo S/O (frazione San Pancrazio).
Nel 2021, con un racconto pubblicato, partecipa al concorso letterario Scrivere è libertà. Sempre nel 2021, a Pesaro, è finalista nella sezione narrativa della XXI edizione di La donna si racconta.
Nel 2024 pubblica il libro “Ricette strada facendo”.
Nel suo studio progetta e realizza, a “colombino” o a “lastra”, piccole opere in terracotta.
Spazio Contesto Arte
Aperto tutti i giorni in orari variabili.
È consigliabile prendere appuntamento al 393 8083383.
MARTA VEZZOLI
Diverse opere sono visitabili anche presso la Home Gallery Vezzoli-Lancini, Palazzolo sull’Oglio, via Brindisi 18 (frazione San Pancrazio), visitabile su appuntamento (tel. 393 8083383).
ANGELA LANCINI