Arte
Kalo Mancuso
Palazzolo sull'Oglio
Via Paganini, 44

Kalo Mancuso nasce a Basilea (Svizzera) nel 1976. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi con 110 e lode.
La sua prima personale di un certo rilievo risale a 1998 (Galleria Zoe Spazio Arto di Roma) dove frequenta il "Gruppo Romano".
Sviluppa da anni una pittura che muove da spessori di pigmento materico una dilatazione intesa che fa emergere allusioni visionarie sui temi della terra, della morfologia dele radici e degli strati in cui esse affondano: "nell'anime delle cose".
I suoi studi di filosofia e religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere.
Attualmente insegna oltre ai corsi d'arte serali di Disegno della scuola "Paolo Gentile Lanfranchi" dell'associazione Il Maestrale e il corso di Storia dell'arte presso L'istituto di Istruzione Superiore Cristoforo Marzoli di Palazzolo s/O

Kalo Mancuso nasce a Basilea (Svizzera) nel 1976. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi con 110 e lode.
La sua prima personale di un certo rilievo risale a 1998 (Galleria Zoe Spazio Arto di Roma) dove frequenta il "Gruppo Romano".
Sviluppa da anni una pittura che muove da spessori di pigmento materico una dilatazione intesa che fa emergere allusioni visionarie sui temi della terra, della morfologia dele radici e degli strati in cui esse affondano: "nell'anime delle cose".
I suoi studi di filosofia e religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere.
Attualmente insegna oltre ai corsi d'arte serali di Disegno della scuola "Paolo Gentile Lanfranchi" dell'associazione Il Maestrale e il corso di Storia dell'arte presso L'istituto di Istruzione Superiore Cristoforo Marzoli di Palazzolo s/O

Kalo Mancuso nasce a Basilea (Svizzera) nel 1976. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi con 110 e lode.
La sua prima personale di un certo rilievo risale a 1998 (Galleria Zoe Spazio Arto di Roma) dove frequenta il "Gruppo Romano".
Sviluppa da anni una pittura che muove da spessori di pigmento materico una dilatazione intesa che fa emergere allusioni visionarie sui temi della terra, della morfologia dele radici e degli strati in cui esse affondano: "nell'anime delle cose".
I suoi studi di filosofia e religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere.
Attualmente insegna oltre ai corsi d'arte serali di Disegno della scuola "Paolo Gentile Lanfranchi" dell'associazione Il Maestrale e il corso di Storia dell'arte presso L'istituto di Istruzione Superiore Cristoforo Marzoli di Palazzolo s/O

Mostre personali


· Gallery dell'Associazione Culturale La Cuba d'Oro di Roma - 2000
· Zoe Spazio Arte di Roma - 2003
· Art & Wine Gallery - Arte Contemporanea di Prarolo VC - 2009 Testo critico di Paolo Levi su Art & Wine Magazine
· Polo Culturale Biblioteca G. U. Lanfranchi di Palazzolo s/O con presentazione del prof G. Belotti 2010
· Gocce di sole, Oselanda a Paratico 2011
· Il numero Zero presso Vila Crespia Festival Franciacorta in cantina - Adro 2011
· Selezione speciale presso Galleria Spazio/MUSAE dii Milano e Trento . 2011
· La danza delle forme - Mostra personale presso lo spazio Ex Fabbrica Sterzi con testo introduttivo di Gardoni Emanuela . 2016

Mostre Collettive


· Fidia Arte Moderna di Roma - 1997
· Interno 7  Associazione culturale di Roma 1998
· Galeria Artemisia Ass. Culturale di Roma 2000
· Galleria Sperone Arte e Centro Arte Monnalisa di Gela 2008
· Sinestesie della Pittura con Sergio Dotti e Angelo Valli, spazio NONart - Arte Contemporanea a Brescia 2012
· esili R-esistenze, spazio Expo S.Rocco 3 a Gardone Valtrompia - testo critico del Prof. M Galbiati 2013
· Legami Germinativi, Serre dei Giardini di Venezia - 2013
· Dove in . certi confini, Palazzo Secco d'Aragona Bornato Cazzago S. M. con testo critico Eugenio de Caro 2014
· Finis Terrae, Castello quistini Rovato con testo critico Eugenio de Caro 2015
· basa violenza sulle Donne - Palazzolo s/O 2021
· Palazzo Bertazzioli Bagnoo Mella 2022
· Ricognizione, AAB Brescia 2022
· Ecce Covid Palazzo Bergani Ado e replica a Sarnico nel 2023
· Vila Caini Morando Lograto 2023
· Villa Kupfer, Palazzolo s/O 2024

Un perpetuo viaggio interiore libero da ogni vincolo formae. Dale tradizioni Maya e Azteche ad una ricerca contemporanea sull'uso del Colore.
Per Kalo Mancuso gli studi di filosofia e di religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere. Forme molto materiche fatte di tensioni e intrighi che si aggrovigliano nel riflesso di una continua ricerca, di un'analisi interiore in pieno svoglimento.

Un solo tratto non abbandona mai Kalo e un solo leitmotiv lo segue fin dall'inizio della sua carriera: la cornice che inquadra ogni suo dipinto e che cerca autonomia e carattere dell’insieme.
Come se le sue figure avessero bisogno di essere rinchiuse in un recinto per non sfuggire alla tela, egli non manca mai di tracciare questo riquadro. La mano non viene veicolata da una mente conscia di ciò che sta per rappresentare ma l’inconscio ha il sopravvento e ciò che è nell’animo di Kalo si riversa sulla tela tramite i suoi gesti, quindi sì, questo contorno ha un  motivo di esistere e, se prestate bene attenzione, noterete che le figure tentano sempre di evaderlo, pronte a cogliere l’attimo perfetto per poter finalmente vivere.
Kalo guarda alle proporzioni Maya e Azteche, studia antiche religioni, ricerca spazi che si materializzano e si susseguono senza sosta alla ricerca della soluzione del suo viaggio interiore.

Mostre personali


· Gallery dell'Associazione Culturale La Cuba d'Oro di Roma - 2000
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· Gocce di sole, Oselanda a Paratico 2011
· Il numero Zero presso Vila Crespia Festival Franciacorta in cantina - Adro 2011
· Selezione speciale presso Galleria Spazio/MUSAE dii Milano e Trento . 2011
· La danza delle forme - Mostra personale presso lo spazio Ex Fabbrica Sterzi con testo introduttivo di Gardoni Emanuela . 2016

Mostre Collettive


· Fidia Arte Moderna di Roma - 1997
· Interno 7  Associazione culturale di Roma 1998
· Galeria Artemisia Ass. Culturale di Roma 2000
· Galleria Sperone Arte e Centro Arte Monnalisa di Gela 2008
· Sinestesie della Pittura con Sergio Dotti e Angelo Valli, spazio NONart - Arte Contemporanea a Brescia 2012
· esili R-esistenze, spazio Expo S.Rocco 3 a Gardone Valtrompia - testo critico del Prof. M Galbiati 2013
· Legami Germinativi, Serre dei Giardini di Venezia - 2013
· Dove in . certi confini, Palazzo Secco d'Aragona Bornato Cazzago S. M. con testo critico Eugenio de Caro 2014
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· Ricognizione, AAB Brescia 2022
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Un perpetuo viaggio interiore libero da ogni vincolo formae. Dale tradizioni Maya e Azteche ad una ricerca contemporanea sull'uso del Colore.
Per Kalo Mancuso gli studi di filosofia e di religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere. Forme molto materiche fatte di tensioni e intrighi che si aggrovigliano nel riflesso di una continua ricerca, di un'analisi interiore in pieno svoglimento.

Un solo tratto non abbandona mai Kalo e un solo leitmotiv lo segue fin dall'inizio della sua carriera: la cornice che inquadra ogni suo dipinto e che cerca autonomia e carattere dell’insieme.
Come se le sue figure avessero bisogno di essere rinchiuse in un recinto per non sfuggire alla tela, egli non manca mai di tracciare questo riquadro. La mano non viene veicolata da una mente conscia di ciò che sta per rappresentare ma l’inconscio ha il sopravvento e ciò che è nell’animo di Kalo si riversa sulla tela tramite i suoi gesti, quindi sì, questo contorno ha un  motivo di esistere e, se prestate bene attenzione, noterete che le figure tentano sempre di evaderlo, pronte a cogliere l’attimo perfetto per poter finalmente vivere.
Kalo guarda alle proporzioni Maya e Azteche, studia antiche religioni, ricerca spazi che si materializzano e si susseguono senza sosta alla ricerca della soluzione del suo viaggio interiore.

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· Selezione speciale presso Galleria Spazio/MUSAE dii Milano e Trento . 2011
· La danza delle forme - Mostra personale presso lo spazio Ex Fabbrica Sterzi con testo introduttivo di Gardoni Emanuela . 2016

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· Fidia Arte Moderna di Roma - 1997
· Interno 7  Associazione culturale di Roma 1998
· Galeria Artemisia Ass. Culturale di Roma 2000
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· Sinestesie della Pittura con Sergio Dotti e Angelo Valli, spazio NONart - Arte Contemporanea a Brescia 2012
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Per Kalo Mancuso gli studi di filosofia e di religione concorrono a conferire un'aura di simbolismo alle sue opere. Forme molto materiche fatte di tensioni e intrighi che si aggrovigliano nel riflesso di una continua ricerca, di un'analisi interiore in pieno svoglimento.

Un solo tratto non abbandona mai Kalo e un solo leitmotiv lo segue fin dall'inizio della sua carriera: la cornice che inquadra ogni suo dipinto e che cerca autonomia e carattere dell’insieme.
Come se le sue figure avessero bisogno di essere rinchiuse in un recinto per non sfuggire alla tela, egli non manca mai di tracciare questo riquadro. La mano non viene veicolata da una mente conscia di ciò che sta per rappresentare ma l’inconscio ha il sopravvento e ciò che è nell’animo di Kalo si riversa sulla tela tramite i suoi gesti, quindi sì, questo contorno ha un  motivo di esistere e, se prestate bene attenzione, noterete che le figure tentano sempre di evaderlo, pronte a cogliere l’attimo perfetto per poter finalmente vivere.
Kalo guarda alle proporzioni Maya e Azteche, studia antiche religioni, ricerca spazi che si materializzano e si susseguono senza sosta alla ricerca della soluzione del suo viaggio interiore.

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